Vi sono numerose incisioni che sono diffuse in diverse parti del mondo e che sembrano rimandare ad un sentire comune.
Il più importante è il simbolo della Spirale.
Quale potrebbe essere il significato di questo simbolo?
Proviamo a metterci nei panni di un ipotetico osservatore dei cieli del Neolitico, cerchiamo di immaginarci le sue osservazioni continuative nel corso dell’anno.
Sicuramente avrà notato che il Sole sorge a levante, tramonta a ponente e il giorno successivo la cosa si ripete, e da questo non può che averne dedotto:
- il Sole ha un suo moto (anche se ora sappiamo che è la Terra a girargli intono)
- durante la notte il Sole viaggia “sotto Terra”, descrivendo così un’orbita, diciamo, circolare
Ma proseguiamo con le osservazioni del nostro attento uomo del neolitico.
Sicuramente avrà notato, magari grazie ad una montagna o ad un punto di riferimento fisso, che il Sole non sorge sempre nello stesso punto, ma sempre più ad Est a partire dal solstizio invernale, l’arco descritto nel cielo è sempre più ampio man mano che le giornate si allungano e anche il punto dove tramonta il Sole è sempre diverso, sempre più ad Ovest.
Quindi il moto del Sole è per l’uomo Neolitico una vera spirale, che gira da sinistra a destra, aprendosi, svolgendosi in senso orario diremmo noi ora.
Tale moto continuerà fino a quando il Sole sorgerà nel limite estremo, verso nord-est e tramonterà verso nord-ovest (vedi articolo).
Improvvisamente, un giorno, quando per noi il Solstizio estivo, il Sole inverte il suo moto.
Gli archi nel cielo che disegna il Sole durante il giorno si accorciano sempre di più e i punti di levata e di tramonto si allontanano dall’osservatore e si avvicinano tra loro. Di conseguenza ora la spirale si avvolge.
Ecco allora le due spirali:
- dal Solstizio invernale a quello estivo la spirale si allarga, va cioè da destra verso sinistra, in senso orario
- Dal Solstizio estivo a quello invernale, la spirale sembra chiudersi, si avvolge.
Ecco così la doppia spirale disegnata un po’ da tutte le civiltà del mondo e i punti di inversione che sono i solstizi, cioè i punti in cui cambiava il moto apparente del Sole.
Le affascinanti spirali della Tomba della scacchiera – Bonorva (Sassari)
Tomba n°3 Sa Pala Larga – Bonorva (Sassari)
Spirali a Newgrange, Irlanda
La spirale di Fajada Butte (Nuovo Messico)
È una doppia spirale, formata da una oraria e una antioraria. Vicino ad essa, tre lastre di pietre verticali, producono un importante gioco di luce sulle spirali, che consente di stabilire la data.
Al Solstizio d’estate, una lama di luce attraversa la spirale più grande dall’alto verso il baso passando proprio per il centro.
Al Solstizio invernale, invece, due lame di luce si formano tangenti alla spirale maggiore.
Agli equinozi, mentre la piccola lama di luce attraversa la spirale minore, una lama di luce molto netta si forma a metà della parte destra della spirale più grossa e attraversa la spirale tra il quarto e il quinto giro.
Possiamo concludere in linea generale:
Le spirali rappresentano il moto del Sole nel cielo. È possibile trovare anche una corrispondenza tra punti della spirale e periodi dell’anno
- La spirale oraria rappresenta il moto del Sole dal giorno del solstizio d’inverno a quello d’estate
- La spirale antioraria rappresenta il moto del Sole dal giorno del solstizio d’estate a quello d’inverno
- La doppia spirale rappresenta l’anno, o genericamente un ciclo.
- Una spirale oraria con un simbolo solare interno rappresenta il solstizio d’inverno.
- Una spirale antioraria con un simbolo solare esterno, rappresenta il solstizio d’estate.
- Un segno a metà di una spirale rappresenta l’equinozio.
Ovviamente non in tutti i siti nei quali viene rappresentata la spirale queste linee generali sono valide.
Fonte:
Guido Cossard, fisico e Presidente dell’Associazione di ricerche e studi di Archeoastronomia valdostana.