Nella tomba di Tutankhamon Howard Carter scoprì al suo interno, custodite con cura, oltre 80 pezzi di calzature di più di 3.300 anni fa.
Recenti analisi hanno dimostrato che le calzature non sono tutte della stessa dimensione, probabilmente appartenevano al giovane re fin dall’infanzia, molte presentano segni di usura, come l’impronta del piede sulla suola interna, altre più elaborate, decorate con intarsi di pietre preziose e foglie d’oro, secondo l’archeologo olandese ed esperto di pelletteria egiziana, calzature e cordame, Andre Veldmeijeris, autore dello studio, non furono mai indossate o probabilmente, se lo furono, non toccarono mai il suolo, cioè sandali usati per le cerimonie, dove il giovane re era portato sulla portantina dai servi.
Strane aggiunte
Le scarpe oltre ad avere un design molto accurato, presentano aggiunte insolite, mai riscontrate altrove.
Due paia di sandali, per esempio, avevano la parte centrale della suola imbottita per un maggiore comfort. Tre paia avevano cinturini orizzontali appena sotto le dita; una coppia aveva anche pannelli semicircolari ai lati della scarpa, come decorazione, ma soprattutto per sostenere l’arcata del piede.
Gli esperti ritengono che queste possano essere estensioni ortopediche alle calzature per far fronte alla sua patologia del piede.
Grazie a radiografie precedenti, ma soprattutto a recente analisi del DNA si sono scoperte delle malformazioni nel piede del più conosciuto faraone di tutti i tempi: Tutankhamon.
Il giovane faraone oltre ad essere affetto dal morbo di Kohler, potrebbe aver avuto i piedi così deformati da essere costretto a camminare con l’aiuto di un bastone.
Il secondo dito del piede destro mancava dell’osso medio, rendendoglielo più piccolo, mentre il piede sinistro, quello del piede equino, ruotava internamente con la caviglia.
In queste condizioni erano sicuramente necessarie delle scarpe particolari e gli abili artigiani egizi riuscirono a risolvere il problema egregiamente.
Questi reperti sono ora ospitati nel Museo Egizio, al Cairo e nel Museo di Luxor.