Uno dei tanti tesori del corredo funebre di Tutankhamon, tra un totale di oltre 5.000 reperti, che ha attirato l’attenzione degli studiosi è sicuramente il pugnale dall’impugnatura e dall’elsa d’oro.
A differenza degli altri manufatti in ferro del corredo funebre, tutti piuttosto rozzi, il pugnale presenta invece una realizzazione particolarmente meticolosa e rifinita.
Protagonista di tanta attenzione è inaspettatamente non la lavorazione dell’elsa in oro, ma la sua lama.
Il quesito che si sono posti gli archeologi riguarda il materiale di cui è composto e nel 2013 dopo una attenta analisi, è stata avanzata l’ipotesi che il ferro impiegato arrivasse dallo spazio, cioè fosse stato ottenuto da un meteorite.
Secondo le ipotesi degli archeologi, all’epoca di Tutankhamon il ferro era un materiale più pregiato dell’oro, e indicava uno status sociale molto elevato.
Nel 2016 la lama è stata sottoposta alla spettrofluorometria XRF per analizzarne la composizione.
I risultati hanno confermato l’ipotesi: la lama risulta infatti essere composta principalmente di ferro, con l’11% di nichel e lo 0,6% di cobalto, ovvero una composizione sovrapponibile a quella dei meteoriti ferrosi. Il contenuto di nichel nei manufatti realizzati con ferro terrestre, infatti, non supera mai il 4%.
Nuovo studio
Il mistero continua ad avvolgere il pugnale di Tutankhamom:
- che tipo di meteorite ha fornito il materiale
- e con quali modalità è stato realizzato il pugnale
L’equipe del Chiba Institute of Technology in Giappone, in collaborazione col Grand Egyptian Museum del Cairo, ha lavorato proprio per gettare luce su queste zone d’ombra residuali.
Tipo di meteorite
Le recenti analisi hanno confermato una volta di più l’origine meteoritica del ferro, la lama, infatti, ha mostrato una struttura a tratteggio incrociato, nota come “modello Widmanstätten“, che è tipica di un ottaedrite, cioè il più grande gruppo di meteoriti di ferro!
Modalità di realizzazione e provenienza
Per prima cosa bisogna sottolineare che non esistono prove archeologiche della fusione del ferro in Egitto precedenti al VI secolo a.C.
Le ipotesi relative alla manifattura del pugnale sono tre:
- il ferro può essere stato lavorato a freddo, tagliando e lucidando il meteorite;
- oppure può essere stato lavorato a caldo, fondendo il ferro ad alta temperatura e colandolo poi in uno stampo;
- o infine potrebbe essere stato riscaldato a bassa temperatura e successivamente forgiato.
La risposta arriva da diversi punti anneriti che sono stati rintracciati sulla lama e che contenevano cloro, calcio, zinco e zolfo. Ed è proprio la bassa quantità di zolfo rinvenuta nelle macchie nere che ha spinto gli studiosi a concludere che il ferro del pugnale deve essere stato forgiato a freddo, sfruttando quindi una temperatura relativamente bassa (inferiore a 950°C).
E anche l’origine del pugnale sembra essere ormai una questione più chiara!
A differenza degli altri manufatti in ferro del corredo funebre, tutti piuttosto rozzi, il pugnale presenta invece una realizzazione particolarmente meticolosa e rifinita.
Se il ferro con cui è stato realizzato viene dallo spazio, il pugnale stesso sembra avere un’origine esterna: nella corrispondenza diplomatica infatti è menzionato proprio un pugnale con lama di ferro e un’elsa d’oro con intarsi di lapislazzuli.
Si tratterebbe quindi di un regalo, e ad inviarlo sarebbe stato il re di Mitanni. Ma il destinatario iniziale sarebbe stato Amenhotep III, ovvero il nonno di Tutankhamon, da cui il giovane faraone poi lo avrebbe ereditato.
Lo studio del Chiba Institute of Technology offre un’ulteriore conferma di questa ricostruzione: le pietre preziose che decorano l’elsa dorata sono state infatti attaccate alla stessa impiegando intonaco di calce, una tecnica che era in uso a Mitanni, mentre gli egizi preferivano invece l’intonaco di gesso.
Fonte:
https://www.hdblog.it/scienza/articoli/n551920/tutankhamon-pugnale-mistero-meteorite-faraone/