Nel territorio di Krasnodar in una regione della Russia meridionale, confinante con l’Ucraina a ovest, ci sono centinaia di monumenti megalitici, che anche i russi chiamano dolmen, veramente poco conosciuti al di fuori dell’ex Unione Sovietica. Questi dolmen coprono il Caucaso occidentale su entrambi i lati della dorsale montuosa, in un’area di circa 12.000 chilometri quadrati di Russia e Abkhazia.
Gli archeologi stimano l’età di queste strutture megalitiche tra i 4000 e i 6000 anni e nessuno ha ancora scoperto con certezza quale fosse il loro reale utilizzo.
Alcuni scienziati russi sostengono una diversa datazione che varia dai 10.000 ai 25.000 anni fa, ma tutto è ancora incerto, solo la loro esistenza è palese, come potete constatare dalle foto.
Architettura unica
I dolmen caucasici rappresentano un tipo unico di architettura preistorica, costruita con blocchi di pietra ciclopici accuratamente modellata; ad esempio, erano modellate in angoli di 90 gradi, per essere usate come angoli o erano curve per formare un cerchio perfetto.
Nonostante queste caratteristiche riscontrabili nel sud America e la grande varietà di forme questi dolmen mostrano forti somiglianze con megaliti provenienti da diverse parti dell’Europa e dell’Asia, come la penisola iberica, la Francia, la Gran Bretagna, l’Irlanda, i Paesi Bassi, la Germania, la Danimarca, la Svezia, Israele e l’India. È stata avanzata una serie di ipotesi per spiegare queste somiglianze ma la costruzione di megaliti, nel suo complesso, rimane ancora poco chiara.
Sono noti circa 3.000 di questi monumenti megalitici nel Caucaso occidentale, ma se ne trovano ogni giorno di nuovi, mentre sempre di più vengono distrutti. Oggi molti sono in grave rovina e andranno completamente persi se non saranno protetti dai vandali e dall’incuria generale.